Stato del progetto: concluso

Durata: 01/10/2011 - 31/12/2014
Ruolo della Regione Emilia-Romagna: Capofila

RAILHUC (Railway Hub Cities and TEN-T network) è un progetto europeo cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Central Europe.

RAILHUC punta all’integrazione dei grandi corridoi ferroviari europei per il trasporto passeggeri (reti TEN-T) con le reti ferroviarie locali e, più in generale, con tutti i sistemi di trasporto pubblico locale.

Il progetto, di cui la Regione Emilia-Romagna è capofila, è stato approvato a novembre 2011 e coinvolge 11 partner provenienti da 7 paesi europei (Italia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Repubblica Slovacca, Slovenia e Austria) ubicati lungo i principali corridoi delle reti TEN-T che collegano la Regione verso Nord-Est.

RAILHUC nasce per incentivare l’ottimizzazione e l’integrazione dei nodi ferroviari di interscambio di diverso livello (europeo-nazionale-locale) favorendo non solo il trasporto ferroviario delle persone, ma anche migliorando l’intermodalità tra questo ed il trasporto urbano avendo così un’importante ricaduta sulla sostenibilità ambientale dell’intero trasporto pubblico.

In particolare, l’integrazione dei corridoi di trasporto TEN-T con le altre linee di trasporto risulta essere una priorità diffusa in tutta l’Unione Europea dato che, negli ultimi anni, gli investimenti si sono concentrati principalmente nello sviluppo delle reti ad alta velocità senza considerare adeguatamente l’armonizzazione di quest’ultime con le altre reti di trasporto ferroviario e di trasporto pubblico.

Questo risultato potrà essere raggiunto grazie allo scambio di buone pratiche e il lavoro congiunto tra i partner, che tra le varie cose prevede:

  • la raccolta e il confronto di esperienze italiane ed europee inerenti i nodi di interscambio ferroviari con l’identificazione delle maggiori barriere infrastrutturali ed organizzative che ostacolano le sinergie tra le diverse reti ferroviarie;
  • analisi dei servizi e dei flussi attuali sia dei nodi ferroviari che delle altre tipologie di trasporto che fungono da alimentazione del nodo;
  • realizzazione di un apposito modello per l’orientamento delle policies;
  • l’attivazione di tavoli di confronto tecnico per lo studio e la formulazione di proposte finalizzate alla rimozione dei suddetti ostacoli;
  • coinvolgimento dei maggiori stakeholder per avviare processi partecipativi finalizzati allo sviluppo di piani operativi per la messa in opera delle migliorie identificate a livello infrastrutturale e di governance;
  • definizione di accordi formali per il miglioramento dei nodi ferroviari da implementarsi nelle diverse regioni che partecipano al progetto.

Per quanto riguarda la Regione Emilia Romagna, il progetto si focalizza sulla stazione Mediopadana di Reggio Emilia, che è stata aperta il 9 giugno 2013.

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