Mobilità sostenibile

Mobilità elettrica - Le funzioni della Regione

L'approccio all'elettrico su scala regionale e l'interoperabilità della rete; progetti pilota

La mobilità elettrica è un’alternativa sostenibile all’uso dei mezzi tradizionali e le case produttrici offrono modelli di auto sia elettriche, sia ibride, che plug-in (con percorrenze elettriche più significative delle ibride tradizionali). Considerando che in città è molto frequente percorrere tragitti brevi e che lo spostamento medio regionale è intorno ai 40 km/giorno, le auto elettriche possono rappresentare una valida alternativa ai veicoli tradizionali, anche perché i modelli attualmente in vendita hanno autonomie che raggiungono i 200 km.

Dal 2010, in attesa di standard nazionali di riferimento, la Regione ha promosso “Mi muovo elettrico”, ossia il progetto di rete regionale di ricarica elettrica interoperabile. L’interoperabilità, requisito indispensabile per la stipula degli accordi con i distributori di energia elettrica, consentiva la ricarica presso tutte le colonnine indipendentemente dal contratto di fornitura. Gli accordi sottoscritti con i vari distributori e fornitori di servizi di ricarica sono conclusi nel 2020. Oggi la possibilità di ricarica è garantita grazie alla possibilità di pagamento con carte di credito.

Sempre per favorire la mobilità elettrica, dal 2012 la Regione ha promosso la sottoscrizione di specifici Protocolli d’Intesa per l’accesso e sosta alle ZTL che hanno impegnato la Regione e i 13 Comuni con popolazione maggiore di 50.000 abitanti (che rappresentano il 40% della popolazione regionale). Oggi a seguito dello sviluppo di macchine ibride plug-in ed elettriche, che non rappresentano più una nicchia di mercato, i Comuni stanno rivedendo le politiche di accesso alla ZTL e sosta dei veicoli elettrici iniziando ad introdurre delle limitazioni anche per questa tipologia di veicoli. 

Cosa prevede il PRIT 2025

Il PRIT 2025 ritiene importante proseguire nelle azioni di infrastrutturazione sia di diffusione dei veicoli elettrici, confermando l’attivazione di piani specifici o progetti pilota. Ritiene prioritario agire:

  • per la sostituzione o il potenziamento di linee per il trasporto pubblico con mezzi alimentati ad energia elettrica;
  • per il potenziamento della disponibilità di infrastrutture di ricarica, puntando al 2025 a oltre 1.500 nuovi punti da realizzarsi dai distributori di energia.

Di particolare importanza, anche con riferimento alla “mobilità condivisa”, è la promozione delle forme particolarmente adatte per la mobilità urbana, e da integrarsi con i servizi di trasporto pubblico locale, quali: car sharing “elettrico” e il bike sharing “elettrico”.

Vanno previste possibilmente servizi a “free floating”, ossia con la possibilità di prelevare e depositare i mezzi anche in luoghi non compresi nelle aree di parcheggio predefinite.

La promozione della mobilità elettrica deve prevedere anche specifiche azioni per le flotte commerciali utilizzate nella logistica urbana, il progressivo passaggio dall’uso di motocicli endotermici a motocicli elettrici o biciclette a pedalata assistita, e dovranno essere in generale favoriti accordi volti a garantire la ricarica nei luoghi di lavoro grazie ad azioni di mobility management.

Il PRIT 2025 conferma le politiche per la diffusione di veicoli ad alimentazione alternativa, quali ad esempio metano, gpl, ed elettrico.

A chi rivolgersi

Settore Trasporto pubblico e mobilità sostenibile
Responsabile: Alessandro Meggiato
viale Aldo Moro, 30
40127 Bologna
tel. 051.527.3471
trasportopubblico@regione.emilia-romagna.it

Tommaso Simeoni
tel. 051.527.3016
tommaso.simeoni@regione.emilia-romagna.it

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ultima modifica 2024-04-03T13:43:29+02:00
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