Mobilità elettrica
Cosa fa la Regione
Mi Muovo elettrico è il piano regionale per lo sviluppo della mobilità elettrica che nasce per realizzare un approccio integrato, su scala regionale, volto a garantire l’interoperabilità della rete di ricarica e a ridurre l'impatto esercitato dal settore dei trasporti sull’inquinamento atmosferico e sull’aumento delle emissioni di gas serra.
Mi Muovo elettrico, quindi, nonostante il nome ricordi la card "Mi Muovo" del trasporto pubblico, non è una tessera, bensì un progetto di ampio raggio. Si ragiona in termini di mobilità elettrica non per singola città, ma estendendo il tutto a una dimensione regionale.
Per caricare l'auto, pertanto, non esiste una card Mi Muovo, ma è necessario stipulare un contratto con una compagnia che distribuisce energia elettrica.
Quindi per caricare l'auto non esiste una card Mi Muovo ma bisogna fare un contratto con una compagnia che distribuisce energia elettrica!
Infatti, considerando le autonomie dei nuovi veicoli elettrici (superiori ai 120 km), è possibile pensare anche a una mobilità extraurbana. Per questo motivo la Regione ha stretto importanti accordi con i principali distributori di energia elettrica (Enel, Hera e Iren) e con i principali Comuni, creando così una innovativa infrastruttura di ricarica operativa in tutte le province.
L’interoperabilità della rete è la possibilità di un utente di ricaricare la propria auto presso punti di ricarica di distributori diversi. La Regione ha invitato i distributori di energia elettrica a trovare un accordo in questo senso: i distributori, seppur concorrenti, hanno deciso di dotarsi della medesima tecnologia che, grazie a specifici software, consente di accreditare i consumi sul singolo cliente, a prescindere dall’energy provider.
I distributori si sono fatti carico dello sviluppo dei progetti pilota, il cui costo non grava quindi sulle pubbliche amministrazioni.
In collaborazione con i Comuni è stato possibile sottoscrivere un accordo per armonizzare le regole di accesso e sosta alla Ztl per i veicoli elettrici: da ottobre 2012 le auto elettriche possono accedere liberamente alle zone a traffico limitato h24 e parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. L'accordo è aperto a tutti i Comuni che vorranno aderire nel corso degli anni.
Ad oggi per usufruire di queste agevolazioni è necessario richiedere il pass relativo al Comune in cui si intende recarsi; non esiste al momento un pass unico regionale valido per tutte le Ztl.
A settembre 2018 la Regione ha siglato un accordo con i rappresentanti di cinque tra i principali fornitori di energia elettrica che operano in Emilia-Romagna (Enel, Hera, Iren, Be Charge e Enermia) per installare nelle principali città della regione, entro il 2020 e a loro spese, 1.500 nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche. Alle 1.500 previste dall'intesa se ne aggiungeranno altre la cui installazione è finanziata al 50% dalla Regione, attraverso i fondi del Piano nazionale infrastrutture ricarica elettrica (Pnire) e al 50% dagli operatori privati.
A chi rivolgersi
Per informazioni generali sul progetto
Settore Trasporto pubblico e mobilità sostenibile
Responsabile: Alessandro Meggiato
viale Aldo Moro, 30
40127 Bologna
tel. 051.527.3471
fax 051.527.3833
email trasportopubblico@regione.emilia-romagna.it
Per problemi con le colonnine di ricarica contattare il Comune
- Tommaso Simeoni
tel. 051.527.3016
tommaso.simeoni@regione.emilia-romagna.it
Per approfondire
- Rapporto di monitoraggio 2021: i dati sulla sostenibilità ambientale ed energetica dei trasporti (
552.84 KB)
- Protocollo d'intesa settembre 2018 - Siglato dalla Regione con Enel, Hera, Iren, Be Charge ed Enermia
Progetti in corso
Link utili
- Risorse sul web in materia di mobilità elettrica
- Alcuni spunti per la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica di veicoli elettrici: il vademecum a cura dell'associazione Motus-E