Il quadro di riferimento

La Regione Emilia-Romagna ha svolto un'importante attività per stimolare lo sviluppo e l'implementazione dei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile nel proprio territorio: una serie di tavoli regionali hanno coinvolto le Amministrazioni Comunali che hanno deciso di adottare i PUMS.

Gli incontri, svolti nel corso di oltre un anno e mezzo, hanno consentito di stabilire un canale di confronto e di supporto alle Amministrazioni e ai tecnici delle stesse che hanno potuto scambiarsi informazioni e definire percorsi comuni nella definizione dei loro Piani.

Di conseguenza è apparsa rilevante la possibilità di "istituzionalizzare" un punto di confronto tra la Regione e gli Enti sulle tematiche della mobilità sostenibile e sul monitoraggio dell’attuazione dei PUMS. Il centro avrà anche un compito di supporto agli Enti Locali su tutte le tematiche inerenti i PUMS e la pianificazione della mobilità in chiave di sostenibilità, anche alla luce del fatto che la Regione ha definito l'adozione di PUMS come prerequisito per il finanziamento delle iniziative di mobilità sostenibile delle autorità locali.

Descrizione

A seguito della approvazione della norma che ha dato impulso ai comuni con una popolazione di oltre 50.000 abitanti e alla Città Metropolitana di Bologna all’avvio del processo di redazione dei PUMS con il finanziamento delle Linee Guida PUMS (DGR 1082/2015) (di cui si è indicato anche gli elementi minimi - DGR 275/2016), la Regione Emilia-Romagna ha promosso incontri tematici con tutte le città coinvolte nei PUMS.

Obiettivo degli incontri è quello di accompagnare il processo di redazione e approvazione dei PUMS; i referenti di tutti i comuni hanno presentato il proprio stato d’avanzamento e discusso di temi strategici per il completamento del processo (monitoraggio, la redazione della VAS, le disposizioni contenute nella legge nazionale), dimostrando dinamismo e rinnovato entusiasmo verso questa nuova stagione della pianificazione.

Il nuovo percorso di pianificazione della mobilità, codificato nei PUMS, ha fatto infatti emergere l’importanza dell’integrazione tra competenze tra settori diversi all’interno degli uffici comunali (urbanistica, mobilità, ambiente, turismo, attività produttive), evidenziandone anche in alcuni casi carenze e limiti, e l’apporto che è possibile ottenere attraverso lo scambio di esperienze ed il confronto con professionisti impegnati ad affrontare analoghe problematiche.

Il passo successivo è l'organizzazione sistematica di questo scambio di informazioni attraverso la costituzione di un Osservatorio PUMS e mobilità sostenibile che:

  1. fornisca supporto tecnico alle Pubbliche Amministrazioni che intendano sviluppare un PUMS;
  2. promuova la cultura della Mobilità Sostenibile e sviluppi attività coordinamento e di formazione per i tecnici degli Enti Locali;
  3. coordini il monitoraggio dell'attuazione del SUMP per valutare i risultati complessivi a livello regionale (utilizzando i dati resi disponibili dal Centro di monitoraggio);
  4. si adoperi per la preparazione di studi e relazioni per sostenere la RER nella pianificazione regionale.

L’Osservatorio avrà sede presso la Regione Emilia Romagna – Servizio Trasporto pubblico e Mobilità sostenibile e potrà avvalersi della collaborazione di un soggetto esterno per le funzioni di segreteria tecnico organizzativa. L’Osservatorio sarà istituito mediante un provvedimento dirigenziale del Settore Mobilità della Regione che allocherà all’attività le risorse umane e strumentali; ai lavori dell’Osservatorio potranno essere chiamati a partecipare tecnici di altri Settori della struttura regionale, soprattutto del Settore Ambiente, per garantire la necessaria interdisciplinarietà.

Soggetti coinvolti

L’Osservatorio sarà un’organizzazione della Regione Emilia-Romagna, che però interloquirà con una pluralità di soggetti territoriali, coinvolgendoli a vario titolo sia nelle attività istituzionali sia in progetti ed eventi particolari:

  • Regione Emilia Romagna - Servizio Trasporto pubblico e mobilità sostenibile;
  • Fondazione ITL Istituto Trasporti e Logistica;
  • Città Metropolitana di Bologna;
  • Amministrazioni comunali che hanno adottato o sviluppato le procedure per l’adozione dei PUMS: Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Ravenna;
  • le Agenzie della Mobilità operanti nella Regione;
  • i soggetti titolari di contratti per l’esercizio del Trasporto Pubblico Locale;
  • Ordine degli Ingegneri di Bologna;
  • Ordine degli Architetti di Bologna;
  • Società di consulenza e professionisti interessati.