Lègati alla vita
Campagna per l’uso di cinture di sicurezza e seggiolini per i bimbi in auto
È un gesto che in caso di incidente può salvare la vita e, soprattutto in tempo di ferie e di partenze per le vacanze, utile da ricordare visto che a oltre 30 anni dalla legge sull’obbligatorietà delle cinture di sicurezza per i sedili anteriori e a oltre 15 anni dall’estensione dell’obbligo a tutte le persone a bordo dell’automobile, allacciarsi la cintura non è ancora un automatismo per numerose persone.
È dunque necessario prevedere azioni che possano ricordare l’importanza, prima ancora dell’obbligatorietà, delle cinture di sicurezza come strumento salva-vita, soprattutto per i passeggeri dei sedili posteriori, inclusi i bambini e il conseguente utilizzo dei seggiolini.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha lanciato, nell'estate 2018, la campagna di sensibilizzazione realizzata dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale “Légati alla vita”, proseguita anche nel 2019, che invita chi guida e chi sale in auto a rispettare il codice della strada allacciandosi le cinture di sicurezza e utilizzando per i bimbi gli apposti seggiolini.
Un gesto obbligatorio per tutti, conducenti e passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, normato dal Codice della strada (art. 172), che prevede anche, per i bambini di statura sotto al metro e mezzo di altezza, l’utilizzo di sistemi di ritenuta omologati e adeguati al loro peso.
È utile ricordare che il conducente risponde del mancato uso dei sistemi di sicurezza da parte del passeggero dell'auto se minorenne e se sul veicolo non c’è chi è tenuto alla sua sorveglianza. Inoltre, l’autista che permette di viaggiare senza cinture può essere considerato responsabile di parte dei danni fisici subiti dai passeggeri.
Commenta Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza: “L’11 aprile 1988 entrava in vigore l’obbligo di utilizzare le cinture anteriori in auto, e nel 2003 si estendeva a quelle dei sedili posteriori, mentre l’invenzione risale al 1959. Nonostante sia trascorso questo lungo lasso di tempo continua una sorte di rimozione globale nella mente di chi entra in auto e non si allaccia al dispositivo che può salvare la vita in caso di incidente: conosce l’obbligo ma volutamente e superficialmente non agisce per rispettarlo e farlo rispettare.
La trasversalità del problema è stata attestata anche dai nostri monitoraggi effettuati nelle scuole: le piccole ‘sentinelle’ hanno candidamente affermato che genitori e nonni non sempre rispettano questa regola del Codice della strada e molti vorrebbero poter disattivare il segnale acustico che avverte del mancato allacciamento della cintura. La campagna è presentata nel periodo di maggior numero di viaggi delle famiglie per il periodo feriale e nasce dalla necessità di risvegliare dal torpore chi si ritiene protetto per sua natura anche senza cintura.
La protezione va estesa a maggior ragione con l’uso dei sistemi di ritenuta per bambini. Non importa quanto sia breve il tragitto e non c’è capriccio che tenga. In auto i bambini devono viaggiare sugli appositi seggiolini o adattatori omologati ed essere sempre legati con le cinture di sicurezza. Voglio ricordare che l’uso corretto del seggiolino in auto riduce il rischio di lesioni sino al 90% e quello di morte sino al 70% sotto l’anno e del 50% nella fascia dall’ 1 ai 4 anni”.