Incroci di vita
“Incroci di Vita” riprende e rinforza la linea teorica impostata con le precedenti campagne, “Segnali di Vita” e “A Ciascuno il Suo”: la strada è uno spazio condiviso e, insieme alle competenze teoriche sul codice della strada e tecniche sulla conduzione dei mezzi, è imprescindibile mettere in campo l’empatia, la capacità di immedesimarsi nell’altro che, per età e abitudini, utilizza un mezzo diverso.
La campagna ha l'obiettivo di coinvolgere gli utenti deboli, in particolare gli over 65, favorendo la creazione di un dialogo che si faccia forte dell’esperienza dei più anziani. Per farlo si è puntato su una serie di eventi esterni che hanno prodotto, a fine lavori, un “Manuale dell’intelligenza stradale condivisa”, divulgato a settembre 2016.
In particolare la campagna è andata a incontrare gli over 65 in luoghi di socializzazione e aggregazione particolari: alcune Università della Terza Età sparse su tutto il territorio regionale e il Comune di Reggio Emilia. Agli incontri hanno preso parte corsisti delle Università e rappresentanti delle associazioni locali impegnate sul tema della sicurezza stradale, i sindacati dei pensionati, enti e associazioni che si occupano della cura di centri sociali e assistenza anziani; associazioni sportive. Ad ogni appuntamento è stata stimolata la partecipazione attiva dei presenti con l’obiettivo di raccogliere consigli, impressioni, stimoli e idee riguardanti sia il reciproco rapporto tra le differenti tipologie di utenze sulla strada sia situazioni di rischio percepite che potrebbero essere migliorate.
Il risultato di questi incontri è appunto il contenuto del Manuale, organizzato seguendo una sorta di dialogo tra utenze diverse della strada. Troviamo così, ad esempio, le richieste e i consigli dal pedone al ciclista, e viceversa. Non solo: troviamo anche suggerimenti e richieste rivolte alle pubbliche amministrazioni e una sorta di classifica delle “paure” degli over 65 quando camminano o pedalano per strada.
Il tutto è stato supportato da una fitta campagna web, inclusi Facebook e Twitter come collettori delle esperienze e dei vissuti stradali.