Il sistema idroviario padano-veneto
L’Italia è interessata da 4 dei 9 corridoi della Core network:
a) il Baltico-Adriatico;
b) il Mediterraneo;
c) lo Scandinavia–Mediterraneo;
d) il Reno-Alpi.
Il sistema idroviario padano-veneto fa parte del corridoio “Mediterraneo”. Esso collega la Penisola Iberica (da Algeciras) fino alla frontiera ungherese, passando per due delle maggiori aree sviluppate del continente: il sud-est della Francia e la Pianura Padana, che da sola genera oltre il 70% delle esportazioni italiane.
Il progetto europeo inserito nel contesto nazionale
Il corridoio che interessa il Po consiste in un collegamento idroviario di tipo commerciale di oltre 300 km fra Milano e Venezia, esteso di altri 180 km fino a Trieste con la navigazione sottocosta. L’obiettivo principale di tale collegamento è la navigazione di grandi imbarcazioni fluviomarittime destinate al trasporto merci per almeno 340 giorni l’anno.
L’idrovia padano-veneta parte dal polo logistico alle porte di Milano, presso Truccazzano, che si trova fra le due autostrade in costruzione BreBeMi e Tangenziale Est esterna e gli scali ferroviari di Melzo e Treviglio. Il canale navigabile è collegato al porto industriale di Cremona, da dove si immette nel Po e lungo il quale raggiunge l’area di Mantova.
Da qui si aprono due percorsi alternativi: il primo si immette nel canale navigabile Fissero-Tartaro-Canalbianco, che serve lo scalo industriale di Rovigo e, raccordato alla rete ferroviaria, raggiunge direttamente l’Adriatico a Porto Levante, a sud di Chioggia; il secondo prosegue sul Po fino alla chiusa di Volta Grimana, per proseguire sul canale Po Brondolo e raggiungere la laguna di Chioggia.
Su questo secondo percorso si innesta una terza alternativa, rappresentata dall’Idrovia Ferrarese: è possibile, infatti, raggiungere l’Adriatico proseguendo sul Po solo fino a Ferrara, imboccando poi i 70 km dell’Idrovia Ferrarese fino a Porto Garibaldi.
Da qui, con una navigazione sottocosta, è possibile arrivare a Ravenna “core-port”, cioè porto strategico e terminale meridionale del corridoio “Baltico-Adriatico”.