Autorizzazione interventi in fascia di rispetto - Deroghe

Come presentare le domande per ottenere, in deroga all’art.49 del DPR 753/80, l’autorizzazione per la costruzione, ricostruzione e ampliamento di manufatti all’interno della fascia di rispetto ferroviaria in vicinanza a linee di competenza regionale

Per ottenere l’autorizzazione, in conformità alla Legge Regionale n.15 del 30 luglio 2013 e alle "Linee guida in materia di autorizzazioni per attività da eseguire nelle fasce di rispetto delle ferrovie di proprietà regionale, ai sensi dell’articolo 60 del d.p.r. 753/80”, emanate dalla Regione con Delibera di Giunta n. 2250/2021, la proprietà dovrà inoltrare apposita domanda: 

  • nel caso di interventi da realizzare nei comuni ove è già stato attivato, attraverso lo Sportello Unico per l'Edilizia o delle Attività Produttive
  • nel caso di interventi da effettuare negli altri comuni, direttamente al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: trasportopubblico@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Tale invio potrà essere effettuato anche a mezzo di procuratore dotato di PEC.
Per il conferimento della procura dovrà essere utilizzato l'apposito modello. La procura potrà essere normalmente conferita al Tecnico estensore e/o capofila del progetto.

I documenti tecnici inviati a mezzo posta certificata dovranno essere:

- sottoscritti a firma digitale dal tecnico estensore
   oppure
- scansionati da elaborati cartacei riportanti la firma e il timbro professionale del tecnico estensore.

 

La domanda deve essere presentata secondo il modello Domanda (mod.1), comprensiva: 

  • della "dichiarazione liberatoria" (mod.2);
  • della documentazione progettuale;
  • della scheda informativa sui rischi presenti nei luoghi (mod.4) oggetto di sopralluogo.

 

In particolare la documentazione progettuale dovrà contenere le seguenti informazioni: 

  • relazione tecnica dettagliata dell’intervento in cui si specifica la motivazione per la quale si chiede la deroga alle norme di legge;
  • estratti catastali con evidenza delle particelle in questione;
  • planimetria in scala 1:5000 o 1:10000 dell’area in cui si colloca l’intervento (estratto di PRG/PSC, CTR o equivalenti);
  • planimetria del lotto e piante, in scala adeguata dello stato di fatto (legittimato anche ai sensi del d.p.r. 753/80 se già in vigore) e di progetto, con riportate le distanze dei manufatti dai binari misurate ortogonalmente ai binari. Qualora siano previste delle demolizioni e costruzione deve essere prodotta una tavola comparativa indicante le demolizioni (colore giallo) e le costruzioni (colore rosso);
  • sezioni trasversali quotate e in scala idonea, dello stato di fatto (legittimato anche ai sensi del d.p.r. 753/80 se già in vigore) e di progetto estese sino all’area ferroviaria e in numero adeguato a rappresentare l’esatta posizione dell’opera rispetto al confine ferroviario nonché alla più vicina rotaia e, qualora esistenti, al piede del rilevato o al ciglio della trincea ferroviaria. Le distanze devono essere misurate ortogonalmente ai binari o al piede del rilevato o al ciglio della trincea ferroviaria. Qualora siano previste delle demolizioni e costruzioni deve essere prodotta una tavola comparativa indicante le demolizioni (colore giallo) e le costruzioni (colore rosso);
  • sezione con cui si dimostra che la sagoma dell’intervento richiesto rimane completamente contenuta in altezza entro un piano inclinato di 45°, rispetto all’orizzontale e passante per la rotaia più vicina;
  • eventuali prospetti e particolari costruttivi di dettaglio ai fini della sicurezza della circolazione ferroviaria, della stabilità dei manufatti ferroviari o del corpo stradale;
  • documentazione fotografica dello stato dei luoghi dalla quale si possano rilevare l’area d’intervento, l’area ferroviaria in oggetto e lo spazio frapposto tra le due;
  • relazione tecnica inerente alla valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate all’intervento oggetto della richiesta di deroga, prevista dalla normativa in materia di inquinamento acustico (legge 447/95, art.8; legge Regione Emilia - Romagna 15/01, art. 10; e deliberazione di giunta regionale 673/04) firmate dal richiedente, timbrate e firmate dal tecnico competente in acustica ambientale, ai sensi della legge 447/95 e della legge Regione Emilia - Romagna 15/01, in caso di:

    - insediamenti residenziali;
    - nuove realizzazioni;
    - ampliamenti delle volumetrie;
    - recupero sottotetti a fini abitativi;
    - cambio di destinazione d’uso ad ambiente abitativo;
    - recupero di superficie accessoria per uso abitativo;
    - condono o sanatoria degli interventi precedenti;
    - scuole e asili nido;
    - ospedali;
    - case di cura e di riposo;
    - parchi pubblici urbani ed extraurbani.

La documentazione deve indicare gli interventi necessari che saranno adottati per la protezione del rumore prodotto dall’infrastruttura ferroviaria nel rispetto dei valori limiti previsti dal D.P.R. 459/98 e del DPCM 5/12/97.

 

Secondo la complessità dell’intervento e per interventi di modesta entità, alcuni degli elaborati sopra richiesti possono essere omessi o ricompresi all’interno di uniche tavole grafiche, rimandando anche alle valutazioni professionali del tecnico incaricato dalla proprietà la presentazione documentale più idonea al caso specifico.

 

Procura speciale domanda e dichiarazione liberatoria

All’interno del modulo di domanda (mod.1) è prevista la compilazione della Procura Speciale con la quale il committente autorizza un procuratore, normalmente il professionista, all’invio in forma telematica di ogni singola richiesta di autorizzazione.

Unitamente alla firma del procuratore devono comparire:

  • le firme del titolare della richiesta;
  • le deleghe degli altri aventi titolo che conferiscono la procura;
  • le firme di tutti i tecnici che intervengono nella progettazione.

Qualora uno dei soggetti firmatari non sia provvisto di firma digitale, la Procura Speciale dovrà essere firmata in calce, scansionata (con allegata copia dei rispettivi documenti d’identità) e firmata digitalmente dal procuratore.

La stessa modalità potrà essere adottata per la sottoscrizione dei due modelli relativi alla Domanda e alle necessarie Dichiarazioni Liberatorie.

Il Procuratore sarà quindi garante della conformità di tutti i documenti inviati in forma digitale provenienti dalla scansione di documentazione cartacea e dell'autenticità di tutte le firme su di essa riportata e avrà l'obbligo di conservazione degli originali.

Di ogni firmatario dovrà essere prodotta copia della carta d'identità.

 

Documentazione tecnica

Gli elaborati grafici dovranno essere prodotti in scala adeguata, redatti su tavole h. max. 60 cm. e di l. max 150 cm. e trasferiti in modalità digitale avendo attenzione di generare il file .pdf/A nella scala originale, mantenendo le dimensioni senza adattamenti al formato di stampa e senza arrotondamenti di impaginazione.

Il nome da assegnare ai file deve essere “significativo” del loro contenuto (esempio: relazione tecnica, documentazione fotografica, estratto di mappa ecc.); si chiede di scomporre gli elaborati grafici in maniera da tenere distinti i contenuti principali del progetto soprattutto per quanto riguarda stato di fatto, stato di progetto e interventi.

Per la modulistica dovrà essere mantenuta la denominazione pubblicata sul sito.

A tutta la documentazione tecnica inviata via PEC dovrà essere apposta la firma digitale (formato .p7m), con marcatura temporale, del tecnico che ha la paternità dello specifico elaborato.

Alla modulistica dovrà essere apposta la firma digitale con marcatura temporale del richiedente o del suo Procuratore.

 

Schede sulla valutazione dei rischi

Ai sensi della D.Lgs.81/2008, al fine di poter effettuare il sopralluogo nelle aree per le quali si chiede l’autorizzazione ai sensi dell’art.60 del D.P.R. 753/80, è necessario che la proprietà o il procuratore compili il modello scheda informativa sui rischi presenti nei luoghi (mod.4) oggetto di sopralluogo e la alleghi alla documentazione progettuale da inviare in Regione. 

 

Imposta di bollo

L'imposta di bollo sulla domanda e sulle dichiarazioni liberatorie dovrà essere assolta mediante apposizione di 1 (una) marca da bollo da € 16,00 su ogni singolo documento, con l'annullo della stessa e con l'obbligo della conservazione a cura del richiedente e/o suo Procuratore.

L'imposta di bollo sull’emanazione dell'atto autorizzativo dovrà invece essere assolta da parte del richiedente, tramite 1 (una) marca da bollo libera da € 16,00 annullata e conservata secondo le suddette modalità.

Tali adempimenti dovranno comunque essere attestati all'Area Trasporto pubblico e mobilità sostenibile con l'apposito modello (mod.3) da presentare a corredo della richiesta.

Qualora la complessità dell'atto autorizzativo preveda l'utilizzo di un numero superiore di marche da bollo sarà cura dell'Ufficio richiederne ulteriori, contattando il tecnico della proprietà o il procuratore.

 

Trasmissione via PEC

Ad ogni invio tramite PEC potrà essere trasmessa una singola richiesta e/o una singola integrazione relativa ad una precedente richiesta. Se l’inoltro riguarda INTEGRAZIONI ad una richiesta già trasmessa in precedenza, si dovrà indicare nell’oggetto della mail un richiamo alla pratica alla quale fa riferimento l’integrazione.

Indicativamente la dimensione massima dell’insieme dei file inviati per ogni singola PEC non deve superare i 20 MB. Il principio di base è quello di abbassare il più possibile la risoluzione di tutti i file mantenendo comunque una buona leggibilità degli elaborati.

A corredo di ogni singola PEC è opportuno unire una distinta degli allegati.

Tale distinta è obbligatoria nel caso in cui per l'invio della richiesta si debba ricorrere a più PEC.

Nel caso di istanza formulata con procura, il provvedimento finale e la relativa documentazione a corredo saranno inviati via PEC al Procuratore, al quale competerà la trasmissione alla proprietà richiedente, allo Sportello Unico comunale e al Gestore dell’infrastruttura ferroviaria (soc. F.E.R. s.r.l.)

Eventuali ulteriori informazioni si possono ottenere dal Gestore dell’infrastruttura ferroviaria (soc. F.E.R. s.r.l.) o dall'Area Trasporto pubblico e mobilità sostenibile della Regione Emilia-Romagna.

 

Modulistica

 

 

 

 

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-05-18T15:50:54+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina