PRIT - Piano regionale integrato dei trasporti

Partecipazione dei cittadini e L.R. 3/2010

1.jpgSuccessivamente all’approvazione del Documento preliminare al Piano, con legge regionale n. 3 del 9 febbraio 2010 sono state approvate le norme per la definizione e la promozione delle procedure di consultazione e partecipazione all’elaborazione delle politiche regionali e locali.

Lo scopo di questa norma è sviluppare la democrazia partecipativa e promuovere una maggiore ed effettiva inclusione dei cittadini nei processi decisionali, in applicazione dello Statuto della Regione. Viene anche definito come la partecipazione sia connessa alla semplificazione dei procedimenti e alla completezza dell’attività istruttoria, per elevare la qualità dell’azione amministrativa. Viene previsto, comunque, che i processi partecipativi non possano incidere sui tempi prestabiliti per legge per la conclusione dei procedimenti amministrativi.

La citata L.R. 30/98 prevede, come ricordato, più momenti di partecipazione di soggetti portatori di interessi (Conferenza di pianificazione e fase di osservazioni sul Piano adottato) e ne stabilisce i tempi di realizzazione. In tal senso, come forma aggiuntiva di partecipazione e secondo i principi della L.R 3/2010, la Giunta regionale ha ritenuto opportuno avviare, dopo la conclusione della Conferenza di pianificazione, un processo partecipativo sui contenuti del Documento preliminare del PRIT 2010-2020, per rendere possibile, in via sperimentale, l’inclusione di ulteriori soggetti nella fase di elaborazione del Piano.

2.jpgCon deliberazione n. 1971 del 13/12/2010 la Giunta regionale ha pertanto incaricato la Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità di definire un progetto di partecipazione sui temi della mobilità e dei trasporti in Emilia-Romagna e le strategie e gli obiettivi definiti dal Documento preliminare del Piano. Viene inoltre indicato che il processo partecipativo dovrà perseguire le seguenti finalità:

  • migliorare complessivamente la qualità dell’azione della Regione, favorendo e qualificando il rapporto tra Amministrazione e cittadini;
  • assicurare l’inclusione di nuovi soggetti nell’attività di elaborazione del PRIT;
  • raccogliere esperienze e punti di vista, recepire percezioni e indicazioni sui temi generali della mobilità e dei trasporti in Emilia-Romagna;
  • trarre orientamenti per definire meglio il nuovo PRIT, in termini di visione culturale e di priorità di intervento, volta anche all’individuazione delle esigenze di informazione e delle più idonee forme di comunicazione verso i cittadini in tema di trasporti.

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ultima modifica 2022-09-09T09:58:21+01:00
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